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fidonet:sf.ita

SF.ITA

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Area italiana dedicata alla fantascienza

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Tragedia 2

= [66] Fantascienza (2:331/501.3) ===================================== SF.ITA =
 Msg  : #872 [48]                                                               
 From : Vittorio Curtoni                    2:332/803       Tue 9509.05 1733    
 To   : All                                                                     
 Subj : Tragedia 2                                                              
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               LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER
      e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia

                    LA NOTTE DEI MORTI DI FAME
                 Tragedia alfieriana in X Files di
                         Bittorio Burtoni

                     ATTO PRIMO - SCENA QUARTA
           (Uarauazz, s'e' persa un'altra scena in Matrix!)


 La scena rappresenta l'aula parva della MiskCatatonic University of
 Bologna. In codesta possente istituzione culturale, lo Sommo
 Inquisitore Valerio Evangelisti detto il Nic, assistito da quel
 mariuolo fetente di Cicci Serra detto il Prete, tiene le proprie
 severissime lezioni. I suoi studenti sono un branco di sfigati
 giovincelli li quali, colti da raptus modemico, vorrebbero accedere
 alle delizie di Sf.Ita; et all'uopo, come ben si conviene, il Nic li
 forgia nel corpo e nell'anima, onde apparecchiarli a li orrori che
 cola' incontreranno.
 Assisi su sgabelletti a una sola gamba, li giovani vengono sovente
 colti da botta soporifera, et s'abbattono con fragore magno a faccia
 avanti! (O indietro, e' l'istesso. L'importante e' che prendano botte!)
 Il Prete est ognora apparecchiato co' le di lui provette (preservativi
 made in Naples riciclati dopo pochi usi), lesto a raccoglier lo sangue
 de li nasi et de le capocce per li torbidi esperimenti de lo
 Inquisitor!
 Lo quale Inquisitore, all'aprirsi dell'azion, sta passeggiando con
 passo fiero avanta e indrio, indrio e avanta, ne li ristretti spazi
 dell'aula parva. Il suo incedere est molto maestoso, soprattutto grazie
 a li trampoli celati sotto la tonaca scarlatta che portan la di lui
 altezza a metri tre et ventisette! Apparizion ferina e' desso,
 specialmente per via de lo fatto che la sera prima s'e' scolato
 millanta barilotti di birra mitteleuropea et habe li occhi di sangue
 ripieni!
 Nic (fermandosi di botto et traballando uno tantino in su li trampoli):
 "Miei odiati pargoli, in codesta ferale die uno spinoso argomento
 affronteremo, et il sconfiggeremo scientificamente!" (Leva le mani al
 cielo, e uno fragoroso applauso da li studenti s'alza. Anche perche' il
 Prete, ratto ratto, va menando vigorose nerbate alle schiene di chi
 troppo fiaccamente il Verbo accoglie.) "Scientia non est fede, ben il
 sappiam... Ma lo porco in quistione va fiero del di lui ateismo, laonde
 per cui ne discende che cosa buona et saggia est con lui pugnar sul suo
 istesso terreno!"
 Dopo una pausa melodrammatica, lo Inquisitore riprende a trascinar lo
 corpo de destra et de mancina. Grande frequentator notturno di puttane,
 ei si ritiene per vocazion peripatetico, e l'istare fermo il turba
 assai. "Come forsanco alcun di voi avra' supposto, i' sto parlando de
 lo grande saggio et grandissimo coglione d'area, lo Venerabile Vittorio
 Curtoni!" (Mormorii eccitati di fra gli studenti. L'argomento est
 scabroso!) "Magno porcello egli pur'e'! Troppe son le ambasce che egli
 inflisse a lo vostro Inquisitor! Una fiata..." (L'Inquisitore il cranio
 abbassa, ne lo strazio del ricordo.) "Una fiata ei si reco' ne la
 ligure capitale, et per sberleffo una cartolina postal inviommi con
 bollo a mio carco! Et se cio' non sufficesse, lo testo de l'oscena
 missiva dicea SALUTI DA GEOVA!"
 Un boato d'orrore s'eleva da le giovin bocche. Non visto, il Prete
 s'accuccia dietro una piacente studentessa, la lingua estrae, et co' le
 mani a doppio puntal fa marameo a l'Inquisitor! Spirto bizzarro est
 codesto figlio de li bassi napoletani.
 Nic (elevando il tono di voce a un possente rombo, possibilmente piu'
 robustoso de le venerabili scurregge): "Et un'altera fiata, lo porco in
 possedimento venne de una rarissima pellicula de horrore filmico!
 Trattavasi di magno capolavoro de lo maestro de li maestri, Eduardo
 Legno, l'uom che co' cinquanta lire uno filmo producea!" (Brusii
 d'ammirazion. Nemmanco Luigi Cozzi a tanto seppe arrivar, pur se le
 attrici bidonava!) "Uno capolavoro da saecula saeculorum perso
 ritenuto, et lo Venerabile l'ebbe in fra le mani! Lo scrofo i' chiamai
 co' la telefona, implorando, impetrando, minacciando... Che mandommi
 egli? Eh, che mandommi?" (A domanda retorica, silenzio retorico. Gli
 studenti son catturati da l'atroce suspance de la narrazion!) "Mandommi
 per corriere espresso A MIO CARCO una scatola de tonno Rio Mare, co'
 uno grissino stantio in allegato, et lo sardonico cartiglio che dicea:
 "Cucu'! Apri et magna!"
 Stupefatti mormorii de perplessita'. A gli studenti sfugge l'arcano
 senso de lo nanetto. Piu' d'un grattasi la pera, et lo Prete
 subitamente de forfora se trova agghindato!
 Nic (ululando): "Miei scemennati, voi avete da saper che la pellicula
 in quistion era nomata NON APRITE QUELLA SCATOLA DI TONNO! Adunque
 comprendete? E favellate!" (Accenna un pio congiungimento di mani in la
 preghiera, et abbassa la voce.) "Ars gratia artis!"

 E a codesto punto si verifica il
                         PRIMO GRANDE COLPO DI SCENA!!!

 "Presente!" esclama una donzella sul fondo de l'aula parva. "Presente!"
 trilla un'altra in prima fila.
 L'Inquisitor resta de sasso! Lo capo subitamente rialza et co' lo
 sanguigno guardo ambo le femmine trafigge. "Cacommoca?" url'egli (il
 Nic ha un paio di antenati siculi).
 "Ars Gratia son nomata", mormora timida la pria fanzulla in fior. "Et
 io medesma Gratia Artis", aggiugne la sicunda. Li casi de la vita!
 "Ma io l'appello non feci! Teste di rapa! Teste di ghisa! Teste di
 Moderator!"(Oooops... Sorry, sfuggitte!) "Gnorantissime voi siete, et
 gnorantissime resterete! Et bando a le ciance!" (Co' gesto vigoroso de
 la destra, la qual giammai sa cio' che la sinistra fece, l'Inquisitor
 spazza via codesta nube de informatica deformazion!) "O Prete
 maledetto, la paperella corri ad accattar!"
 Cicci Serra, detto il Prete, si rialza subitamente da la reclina
 posizione. In lacrime e' egli, siccom la fiata che sborsar dovette
 dugento et trentacinque lire pe' la completa collezion di "Galaxy"!
 Prete (in tono implorante): "O grande, o sublime, o magno, o
 esterminato figlio..." (Un battito di cuor pe' lo riponzamento.) "O
 esterminato figlio de la sapienza universal, la mi paperella no, t'en
 prego! Co' tanto amore l'allevai! Li meglio rifiuti de li vicoli
 partenopei per essa cercatti! Quiquoqua la nomai! La feci battizzar a
 l'alba..."
 Nic (imperioso, oserei dir tonitruante): "La paperella, prete! Costi'
 s'ha da agir!"
 Sconfitto, il Prete esce per la comune, la paperella ad accattar.
 L'Inquisitore, maestoso (pur s'anco li piedi dolenti ha per via de li
 trampoli; ma il soffrir est lo suo pane quotidiano!), procede at lo
 traballante tavolo che per cattedra si spaccia a la MiskCatatonic
 University of Bologna, apre lo cassetto, et estrae uno raro indumento
 intimo del mesolitico inferiore!
 Nic (sventolando lo 'ndumento sotto li nasi de li allievi): "Codeste
 son, miei infidi, longhe mutande! Li rigidi inverni merigani ben le
 raccomandano, et se per purissima ipotesi ipotetica qualchedun soffrir
 debbesse di priapismo, l'istesso dottor Ciccarelli le consigliotte ne le
 istruzion de la sua nobile pasta dentifricia!"
 Ei s'avvicina a la lavagna fosforescente, munifico dono della ditta
 Riciclaggi Nucleari SpA, et afferra lo gessetto. Immantinente,
 principia a tracciar arcani segni su la lavagna. "Lo sperimento che
 odie condurremo, all'unico et bastante scopo de sbugiardar lo
 Venerabile, nomasi Sperimento de lo Rossetti/Finney. I' coltivo la
 sacra speranza che voi tutti sciagurati lo testo de La Monetina a
 memoria mandato abbiate..." (Vigorosi cenni d'assenso da li studenti. E
 chi ardirebbe azzardare una negazion?) "Molto benissimo!"(Lapsus
 grammaticale che poi mi serve per un'altra scena col Crusca. NdA.)
 "Adunque, stiam favellando di scredriwer, ovvero cacciavite, ne la
 miserabile traslazion del Venerabile..."
 (Coro di risatine sarcastiche. Gli studentelli son ormai ben usi a la
 sottile ironia del Nic.)
 Nic: "Avvegnadioche' lo Prete abbia misurato la circonferenza de lo
 pertuso de la di lui paperella, noi andremo a dimostrar... Venghino
 signori venghino... La vertade de la seguente espressione matematica,
 detta Espression dell'Evangelisti..." (Suspance insostenibile mentre
 l'Inquisitore verga co' la sua splendida grafia tremolante
 l'espressione algebrica del subject!) "La lunghezza de lo squartapapere
 del Finney sta a la lunghezza de le longhe mutande siccome lo diametro
 de lo squartapapere sta a lo diametro de lo pertuso de la paperella
 del Prete!"
 Applausi fragorosi! Gaudio popolare! Ricreazion rara est codesta!
 E mentre, lagrimogeno, lo Prete rientra co' la di lui medesmo
 paperella, pronto (obtorto collo) a sondarne gli intimi abissi col
 perfido metro metallico all'uopo fornito dal Nic,

                SECONDO CLAMOROSO COLPO DI SCENA!!!

 La macchina computatrice (PC pe' gli gnoranti) che trovasi in su la
 scrivania/tavolo de l'Inquisitor emette una putentissima scurreggia
 ipersonica! Il marchio del Venerabile!
 Nic (sbiancando in volto): "Dipspacenine! Babilonfive! Craschmessage!
 EVACUARE! Questa nave sta per esplodere! Avete cinque minuti per
 trasferirvi sulle navicelle di salvataggio! EVACUARE!"
 Caos et putiferio! Alla rinfusa, gli allievi abbandonano in tutta fretta
 l'aula parva! Lo Prete relinqua la paperella et ne profitta per
 toccar le terga a le piu' piacenti alunne! Niuna osa ribellarsi
 all'Ygor de l'Inquisitor...
 Nic, terreo di fronte a lo schermo de la macchina computatrice,
 sillaba a media voz le orripilose verba de lo crashmessaggio: "MORTI DI
 FAME RISVEGLIATI STOP SOMMO MODERATORE MORSO STOP CUM FILTRO URGE
 INCONTRO D'EMERGENZA STOP SINE FILTRO APRIROTTI SCATOLA DI TONNO DIANA
 ROSSE MORBIDE PREPARO PIADINE CUM FORNETTO MULINOBIANCO MS EXTRALIGHTS
 T'IMPLORO SEPPELLIAMO ASCIA DI GUERRA MERIT CUP AVVERTITO SALUMIERE
 STARTRECCO NAZIONALI ESPORTAZIONE MIO FIGLIO IRRINTRACCIABILE CAMEL
 EXTRA STRONG GRANDISSIMO CASINO!!! DUNHILL ROYAL PREGOTI PRECIPITARTI
 AMADIS TUO NEI SECOLI FEDELI VENERABILE VIC PETER STUYVESANT."

              FINE DELLA SCENA QUARTA DELL'ATTO PRIMO<br />

 
 Ciao da Vic!                                          ppprrrttt:))))

--- FE 1.45+
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Tragedia 3

-------
Date:   Fri Sep 08 1995  17:45:00
From:   Vittorio Curtoni
To:     All
Subj:   Tragedia 3
Attr:
sf.ita                         -------------------------------

                LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER
      e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia

                    LA NOTTE DEI MORTI DI FAME
                 Tragedia alfieriana in X Files di
                         Bittorio Burtoni


 NOTA IMPORTANTE PER I LETTORI: Dato il contenuto particolarmente
 delicato di questa scena, se ne consiglia la lettura ai soli deboli di
 mente. QUINDI QUESTA SCENA VA BENISSIMO PER TUTTI GLI UTENTI D'AREA! Se
 pero' avete parenti o amici ancora sani di mente (ipotesi improbabile,
 ma non si sa mai), l'Autore vi scongiura di risparmiarli!
 Si avvertono inoltre i signori fessacchiotti d'area che la Commissione
 di Censura, riunita al gabinetto in cacata plenaria, ha deciso di
 vietare codesta Tragedia ai minori di 18 chiamate modemiche, pena
 l'immediato twittaggio!

 NOTA IMPORTANTE PER IL REGISTA: Caro George, come vedi la sceneggiatura
 procede veloce, e soprattutto pessima com'era nelle tue intenzioni.
 Perfetto! Ho avuto un'intuizione molto innovativa: ho aggiunto, come
 vedrai, il Coro, che fa molto tragedia greca e potrebbe dare un sapore
 di classicita' al film. Se sei preoccupato per l'aumento di budget che
 questo comporterebbe, no problem: il Coro lo facciamo con gli attori
 che non sono in scena in quel momento, e per renderli irriconoscibili
 agli spettatori bastera' spaccar loro la faccia a furia di botte!
 L'unica spesa in piu' che avrai sara' quella di un gorilla che provveda
 alla bisogna.
 Per le coreografie del Coro ho gia' sentito il mitico Don Lurio, il
 quale e' entusiasta dell'idea, soprattutto perche' nessuno lo fa piu'
 lavorare da vent'anni! Egli penserebbe a movimenti coreografici a ritmo
 di geghege' (Abbiamo un riff, geghe geghe geghe ge'), e a me pare
 un'intuizione ottima, o comunque non peggiore di tutto il resto!

                      ATTO PRIMO - SCENA QUINTA
                (Uarauazz, s'e' perso niente in Matrix!)

 La scena rappresenta la camera da letto/soggiorno/cucinotto/bagno/
 terrazza panoramica di Paolo Bertoni, detto lo Smoderato. Come tutti i
 pii Sommi Moderatori, egli vive in francescana poverta' (in questo
 aiutato dalle sue magre entrate di studentello), e un monolocale
 multiuso e' il massimo che si possa permettere!
 In questo momento, grave nonche' gravido di conseguenze, lo Smoderato
 giace sul di lui divano letto/ottomana/puff poggiapiedi/portariviste,
 un singolare congegno da lui ideato et personalmente costruito anni or
 sono (pero' all'Ufficio Brevetti gli ridettero in faccia, li
 scellerati). E' un tantinello ristretto (cinquanta centimetri di
 larghezza pe' un metro e venti di lunghezza), pero' gli permette di
 risparmiare su lo vitale spazio; e comunque, ei s'e' da lunga pezza
 abituato a dormire co' le ginocchia raccolte sotto lo mento!
 In codesta posizione egli giace al momento. Virilmente (nonostante il
 pigiamino co' le facce di Cip & Ciop) ha egli scostato le lenzuola, et
 al mondo mostra la cagion di tanto orrore: la di lui caviglia, bendata,
 che vieppiu' si va ingrossando!
 Smoderato (nel febbril delirio): "Li termini s'hanno da moderar.
 Moderiamo lo linguaggio! O te tu ti moderi, o io ti twitto... Curtoni,
 chi era costui? E sopra de tutto, chi m'el presento'? La pace persi da
 quel di'... Polici fido... Fuffi vien qua... O tu ti moderi o io ti
 twitto!"
 Ben consci delle ambasce del loro prode duce, i fidi sudditi fidonetti,
 dal Venerabile allertati, in massa si raccolsero ne la magione del
 Moderator. V'ha il Fabio Rossetti, detto il Rompi, che in codeste
 circostanze sta frugando siccome indimoniato nel geniale portascarpe/
 posacenere/vaschetta dei pesci/armadio/cassetton de lo Smoderato,
 aprendo et richiudendo con fervore cassetti, opercoli, orifizi vari;
 v'ha il Massimo Luciani detto il Luciani Massimo, lo quale giustappunto
 ritrovo' su lo pavimento uno antico capello et il sta controllando
 laonde veder se per ipotesi provenga da lo cranio di Philip K. Dick;
 et v'ha lo Leonardo Serni detto il Zanza, lo sol capace di mantener
 controllo de le cerebrali cellule.
 Zanza (mostrando amabilmente il pugno a lo Rompi, che nel frugar
 persiste): "Scellerato, ma che vai adunque cercando? Lo testamento che
 a te lasci la moderazion de l'area? Ah, Rossetti, vil razza dannata!
 Qualcuno mi vuole esplicitar? Che accadde? I' sol di frammentarie
 notizie son pasciuto..."
 Luciani Massimo (rialzando lo capo da lo microscopio elettronico che
 lui medesmo applicotte a lo capello per terra rinvenuto): "Lo Smoderato
 fue morso a la caviglia da uno morto di fame! Febbre equina ha egl'in
 cova! Iattura immane su l'area s'abbattette! Tragoedia! Se mormora, se
 dice, se vocifera, che lo stesso D'Arrigo in su' persona lo morso
 dette! Ah, prefiche, adunque accorrete lo Smoderato a confortar!" Preso
 da subitaneo raptus, desmentego de omne ragionevol discorso, ei di
 botto l'occhio riporta a l'oculare de lo microscopio et sonda lo
 reperto. "Vedano, li follicoli capillari di Philip K. Dick..."
 Et costi' est d'uopo (oportet ut) annunciare uno
                       SMISURATO COLPO DI SCENA!!!

 Co' balzo ferino da dietro le quinte, entra in scena il CORO, pe'
 l'occasion composto da: Nic, Prete, Venerabile et Pennilane! Lo CORO
 balza tosto in primo piano et intona lo suo ritornello!
 CORO:
 "Non e' un capello ma un crine di cavallo
 "Uscito dai calzon.
 "Sara' volato, ma com'e' strano il fato,
 "Proprio su di te!"

 Il CORO, esaurita la sua funzione, si ritira precipitosamente!
 Purtroppo lo Nic s'imnpiccia co' li trampoli et s'abbatte su lo corpo
 parzialmente riverso de lo Smoderato!
 Gemiti, lai, imprecazion! Lo dolore est sublime!
 Smoderato (rigirandosi sotto lo corpo segaligno de l'Inquisitor, lo
 qual l'equilibrio ritrova et fra le quinte corre a celarsi): "ANSI BBS!
 Terminet! Bluvev! Lo mio sysoppo sempre m'el dicea, dappoiche' i'
 pargolo fui: Non ti fidar di loro e pointa innanzi! Ahi, chi m'el fece
 far? Chi a tanto portommi? Divin nanetto malefico..."
 Il Luciani, atterrito, lo capello molla! Lo Rompi a frugar continua
 intra li opercoli de lo supermobile! Il Zanza sbianca in volto!
 Zanza (terreo): "Ma ei delira! Ei delira! Piu' che lo suo consueto, et
 est tutto dir! Curarlo alfin bisogna! Costi' necesse est..."
 In quel momento squilla la telefona! Lo Luciani, lo piu' vicino a lo
 sippico arnese, lo ricevitor rialza; et co' l'originalita' che ben gli
 e' propria, risponde: "Pronto?"
 "Scusi, ho sbagliato area."
 Il Zanza fissalo stravolto. "Chi era adunque?"
 Lo Luciani la man agita nell'aere, le nubi a dissipar. "Uno demente de
 Cartografia.Ita."
 "Ah, be'..." mormora sollevato il Zanza. "Ma qui s'ha da far
 qualcheduna cosa! La caviglia s'ingrossa! Lo febbrone ammanco! I'
 proporrei uno brodino..."
 In quel momento squilla la telefona! Tutti restono colti de sorpresa,
 dappoiche' nisciun s'attendea uno secondo squillo telecommico in uno
 solo atto de tragedia! Sicche', brancicando le mani, colando bava da li
 angoli de' ditoni dei piedi, lo Smoderato abbranca lo ricevitor et
 biascica: "Pronti? Via! I' so lo Smoderato..."
 "Scusi, ho sbagliato Moderatore."
 Tutti reston de pietra! Anco si lo Rompi, detto Fabio Rossetti, a rugar
 persiste ne li pertusi de la magion. Chissa' lo per che! Mah!
 Zanza (ritrovando lo fiato a stento): "Stavo adunque dicendo che io
 proporrei uno brodino..."
 In quel momento squilla la telefona! Necstgeneration! Niun solleva lo
 cornetto, ma dall'aere chiara esce una roca voce maschil che dice:
 "Scusi, ho sbagliato tragedia."
 Tragedie della vita!

 "Aaaaargh!" ulula il Zanza. "Lo Smoderato abbiam da curar! Ei
 febbricita! Ei matrixa! Orrenda vision e' quest'uomo morso da li morti
 di fame! S'ha da recargli una mano! Et siccom la mia mammina piacentina
 dicea, meglio non v'ha d'un brodin di dado..."

                 SECONDO TERRIFICANTE COLPO DI SCENA!!!

 Lo Coro riappar et canta:
 "Dadi da brodo piu' non abbiam,
 "Lo Salumiere dobbiamo chiamar!
 "Lesto tu accorri, diletto Startrecco,
 "Muovi la gamba siccome stambecco!"


              FINE DELLA SCENA QUINTA DELL'ATTO PRIMO

 COSA CERCAVA IL FABIO ROSSETTI DETTO IL ROMPI NE LI OPERCOLI, CASSETTI
 ET PERTUGI DE LA MISERABIL MAGION DE LO SMODERATO?
 LO SAPRETE SOLO SEGUENDO TUTTE LE PUNTATE DI QUESTA AFFASCINANTE
 MODEMNOVELA!!!
 (P.S. PER GLI INFIDI: NON CERCAVA CACCIAVITI!!! QUESTO E' POCO MA
 SICURO!!! E NIMMANCO SQUARTAPAPERE!!!)

 COMING SOON: ATTO PRIMO, SCENA SESTA: LA SALUMERIA DI LUIGI ROSA!!!
 CO' CODESTA INSEGNA: SALUMAI DAL 1221!!!!
 Poffarre, chiederonsi lo colto et l'inclita, com'est cio' possibile?
 Il scoprirete in questo drammatico atto cum rapina!!!
 See you later!!!

 Ciao da Vic!                                          ppprrrttt:))))

--- FE 1.45+
 * Origin: ======== ( Hot Spot do IT better ) ======== (2:332/803)

Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio

Tragedia 4

Date:   Tue Sep 12 1995  17:48:00
From:   Vittorio Curtoni
To:     All
Subj:   Tragedia 4
Attr:
sf.ita                         -------------------------------

                 LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER
      e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia

                    LA NOTTE DEI MORTI DI FAME
                 Tragedia alfieriana in X Files di
                         Bittorio Burtoni


                      ATTO PRIMO - SCENA SESTA

 La scena rappresenta la lussuosissima salumeria de Luigi Rosa detto lo
 Startrecco, attrezzata co' tutte le piu' modernose diabolerie atte a
 render comoda et proficua la vita de uno salumaio: affettatrice laser
 onde ottenere fette de inusitata transparentia, phaser pe' l'istantanea
 demolizion de li clienti morosi, teleporter pe' la subitanea apparizion
 de salumi et formaggi da lo potente magazzin! Lo bancone est in
 plexiglasso trasparente, co' poche, strategiche macchie nere atte a
 celar a l'occhio de l'animucce delicate lo celebrato formaggio
 venusiano co' li vermi, vanto et honore de lo salumaro!
 Dietro lo bancone so' affacendati li cinque schiavi-commessi de lo
 Rosa. Ciaschedun d'essi, mirabile visu!, indossa una tutina
 strartrekkara et est dotato de uno sfolgorante par de orecchie a
 punta! Come ben si conviene, li membri de lo quintetto so' nomati
 Signor Spock Uno, Signor Spock Due, Signor Spock Tre, kai ta alla! De
 tanto in tanto, un'arcana voce la qual sortisce da lo impianto ifi de
 la salumeria scandisce a ritmi suadenti lo tempo: "Data astrale tre
 presciutti, du' mozzarelle et una scamorza..." "Data astrale viginta et
 ter pancette..." Et coetera et coetera.
 Duo immani insegne, forgiate in oro et lapislazzuli, campeggiano dedrio
 lo bancone, alte su la parete onde farsi rimirar simmanco da nanici
 clienti quali lo Tappo! L'una d'esse dice: "FORNITORI DE LO VENERABILE
 DAL 1864 - BY VENERABIL APPOINTMENT". Gia' codesta scritta di per se'
 suffiziente saria at inspirar arcana maraviglia; et la seconda insegna
 provvede, si necessitas se desse, ad assestar la mazzata decisiva a lo
 scettico acquirente de salamelle: "SALUMAI DAL 1221". Potentoso mistero
 est codesto! Com'est possible risalir cotanto endrio ne lo tempo
 remoto? Mah!
 In su la cassa (com dicea lo Poeta: Sempre cara mi fu quest'erma cassa
 e questo registrator che tanta parte de l'ultimo totale al guardo
 esclude...) troneggia invece una scritta uno filino piu' prosaica,
 parto genial de la mente de lo Startrecco, lo quale ben conosce la sua
 propria vil razza dannata: "NO SYSOPS CASHED". Et insotto, la
 traduzione ne l'italica favella: "NO SE FACE CREDITO A LI SYSOPPI".
 Lasciate ogni speranza, o voi sysoppi ch'entrate!

 A l'alzarsi de lo sipario, uno tizio sta passeggiando nervosamente
 avanta e indrio, indrio et avanta, dinnanzi a lo bancone. Al rimirarlo,
 niuno riconoscer giammai potrebbe in costui le fattezze del Luigi Rosa!
 Infatti non est lo Luigi Rosa, et per nulla li somiglia! Costui est
 grasso a desmisura, habet lo labbro pendulo et lo culo a l'infuori a
 paperella! Ben si potrebbe sul di lui sedere assestare uno vassoio
 colmo de calici de sciampagna, sanza tema alcuna de versamenti! Ei
 rappresenta lo primo
                    INCREDIBILE COLPO DI SCENA!!!

 Chi est costui, si chiederanno li lettori? Ma est ovvio, responde
 l'Autor di se medesmo fiero: ei ben e' la prima GUEST STAR de la nostra
 tragoedia! ANTONIO BELLOMI in su' persona!
 De botto, lo Bellomi Antonio detto il Perry Rhodan se ferma, afferra da
 lo bancone lo pacco ivi deposto dal Signor Spock Due (lo quale pacco
 contien: dieci cotechini, tre chili de crudo presciutto, una mezza
 forma de gorgonzola, sette gentili salami et kili assortiti de speck;
 in povere parole, lo stretto necessario pe' la di lui prima colazion),
 mormora in segno de ringraziamento: "Jack Azymov Robert Rainbell Hugh
 Maylon Lewis Coates Luigi N. Randa", et esce! Qualchedun provvedra',
 pria o poi, a ripulir da lo pavimento li litri de bava che da la su'
 bocca sortirno...

 Ma l'azion incalza! La tragoedia punta deritta at apici de inusitata
 drammaticita'! Nel mentre che lo Perry Rhodan esce, qualchedun altro
 entra! Uno tizio alto, segaligno, todo de blanco vestito; con uno
 cappello a Panama forgiato, et guanti siccom la neve candida!
 L'Autore, perplesso, sgomento et terrificato, la vista aguzza: costui
 non habe uno piriolo a che far co' la tragoedia! Trattasi di perfetto
 sconosciuto! Com'ei se permette? Introdursi in cotal guisa ne la
 tragoedia de li morti di fame? O tempora! O mores!
 Una suave voce mormora da le immani casse de lo impianto ifi: "Data
 astrale nove salcicce et ventidue confezion de Ariosto..." (Lo
 Startrecco est giustamente celebrato pe' la di lui classica cultura.)
 Sconosciuto (rivolgendosi con fare arrogante al Signor Spock Quattro):
 "Suvvia, buon'uomo, all'opra s'appresti et du etti de salame co' la
 goccia m'appronti!"
 Il Signor Spock Quattro immediato reagisce! Afferrata la piacentina
 coltella da salami, co' mefistica foga a sminuzzar principia uno
 salame. Sublim professionista est egli!
 Sconosciuto (levando li occhi su le insegne dedrio lo bancone, et
 esplodendo in un'ironica risata): "Salumai dal 1221! Chista e' bbona!"
 (Lo Sconosciuto ha un paio di antenati napoletani.) "A chi volete darla
 a ingurgitar? Per certo non all'uom di mondo ch'io son! Possibile non
 est..."
 Li cinque Signor Spock lo capo chinano veloci, in subita reverenza. Lo
 Sconosciuto stuzzico' l'ira de lo Startrecco! Et ritrasmessa da lo
 Ponte de' Comando Salumi, la rimbombante voce del loro prode duce di
 onde sonore la salumeria pervade: "O ateo, o infidel, pentiti
 immantinente! Lo verbo de lo Startrecco osasti dubitar!"
 Sconosciuto (di gia' co' le ginocchia mollicce, et le mani subitamente
 di sudor pervase sotto li guanti): "Ma io... Ne la substantia..."
 Voce divinamente irata de lo Startrecco: "Ne la substantia uno corno!
 La mia insegna a la gogna ponesti! Marrano! Lo guiderdone scuci,
 raccatta la tu' merce et il sacro terren lascia! Et giammai t'azzarda a
 costi' tornar! Lo phaser gia' la tua fetentissima faccia registro'!"
 Atterrito, lo Sconosciuto paga, afferra di gran furia lo pacchetto suo,
 et alla porta s'avvia; e nel mentre che la soglia ei sta per varcar, la
 disumana voce de lo Rosa lo folgora co' la rivelazion: "Sappi tu
 adunque, o malfidato, che insino a otto mesi or sono la mia salumeria
 sita era al civico numero 1221 de Kirk Street..."
 Ma codeste somme parole perdonsi nel vento! Lo scellerato gia' da lunga
 pezza lo selciato solca al passo de la lepre, et per certo giammai
 volterossi a rimirar dedrio le spalle!
 Et lo nobile Autore uno sospiro de sollievo tira: codesto scassapapere
 da la tragoedia usci'! Riprendere l'azion se puote!
 Et en l'agonia oramai finale de codesta scena, spazio ancor v'ha pe' lo
                 SECONDO SMISURATO COLPO DI SCENA!!!

 La porta de botto se spalanca. Li Mister Spoccki resteno impietriti.
 Uno terreo figuro, de statura media, co' le luci infossate, li radi
 capelli scarmigliati et lo colorito smorto siccom bucato giustappunto
 de candeggina Nonna Ace estratto, ne la salumeria penetro'! Ei reca
 incise su l'intero corpo le stimmate del malsano morbo: est uno morto
 di fame d'area!
 Lo Morto di Fame brandisce l'arma impropria che della sua progenie e'
 propria (bizzarra contraddizion!): una dentiera!
 Morto di Fame (battendo minaccioso ne la destra li denti artificial de
 la dentiera infetta, et siccome Inquisitor s'impicciotte co' li
 trampoli, impicciandosi co' le parole): "Fermi tutti! Questa e' una
 pappina!"

                FINE DELLA SCENA SESTA DELL'ATTO PRIMO

 COMING SOON: Si torna a la stamberga de lo Smoderato! Una prodigiosa
 mutazion v'ha in corso! Lo Bertoni iniziotte a sibilar "Allegria..."
 Che sara'? E che cercava il Rompi?
 STAY TUNED!

 Ciao da Vic!                                          ppprrrttt:))))

--- FE 1.45+
 * Origin: * Hot Spot * Fidonet/Virnet/RAfnet/PeaceLink/InterBBS * (2:332/803)

Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio

Tragedia 5

Date:   Thu Sep 14 1995  13:07:00
From:   Vittorio Curtoni
To:     All
Subj:   Tragedia 5
Attr:
sf.ita                         -------------------------------

                  LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER
      e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia

                    LA NOTTE DEI MORTI DI FAME
                 Tragedia alfieriana in X Files di
                         Bittorio Burtoni

 TATA'! ATTENZIONE BATTAGLIONE! CONTRORDINE COMPAGNI!
 Siamo lieti di sottoporre alla vostra attenzione due nuovi PERSONAGGI
 PRINCIPALI, freschi freschi di giornata:
 Gino Lucrezi, detto il Cerruti: mariuolo aquilano dal cuore d'oro;
 Massimiliano Pagani, detto il Paganini, detto il Nonripete: violinista
 pazzo, specializzato nell'infilare archetti negli occhi della gente!
 Et or si proceda!


                      ATTO PRIMO - SCENA SETTIMA

 La scena rappresenta di nuovo la camera da letto/soggiorno/cucinotto/bagno/
 terrazza panoramica di Paolo Bertoni, detto lo Smoderato. Lo quale est
 sempre riverso sul di lui divano letto/ottomana/puff poggiapiedi/
 portariviste, co' lo pigiamino de Cip e Ciop. Saran passati des minuti
 da che lasciammo lo Smoderato nel su' dolor, et la situazione s'e'
 aggravata: la caviglia est gonfia siccom cocomero! Par sul punto de
 partorire una esplosion!
 Smoderato (agitandosi ne lo delirio da morso de morto de fame): "Ahi me
 misero. Me tapino. Me tapioca. Me tapinambur. Me tapparella. Me
 tappezzeria. Me tappabuchi. Me tapis roulant. Me..."
 "Me scassasti la minchia!" ulula subitamente lo Massimo Luciani detto
 il Luciani Massimo; lo quale, a quattro zampe in su lo pavimento siccom
 ferino nimalo, va abbrancicando omne peluria rinvenibile, in traccia
 egli essendo de uno capello de Philip K. Dick.
 Fabio Rossetti detto il Rompi (rialzando lo capo da la scatola de
 biscotti pe' cani e moderatori int'a la qual va furiosamente frugando):
 "Orbene, di codesta suggestiva espressione sicula, stando a li
 Stimabili Protocolli de li Sette Coglioni de Bergam de Suar,
 traccia rinverrebbesi in uno inculabolo de lo paleozoico medio
 attualmente sito ne lo grande Museo de le Baggianate de Vienna. Siccom
 sapientemente argomentava lo Crusca in una sua putentissima
 disquisizion in su l'aggettivazione retrograda da lo Boccaccio a lo
 Manzoni, lo gergo gergale de la sicula gente..."
 "Cheta la rottura, Rompi!" sbotta iracondo lo Leonardo Serni detto
 il Zanza, lo qual, co' mani tremanti pe' l'angoscia, s'appresta a
 comporre lo numero de la salumeria de lo Startrecco, onde ottener li
 dadi da brodo si' necessari (come da antica ricetta piacentina) pe' la
 salute de lo Smoderato. "Pudor tu non hai? Ei febbricita! Ei delira! E
 te tu scassi li venerabili co' le tue disquisizioni! Fruga et zitto!"
 Iracondo pe' non aver potuto sfogo dar a la su' grande sapientia, il
 Rompi ripiglia a frugar co' piu' accanimento che pria. Ma che androtte
 ei cercando? Mah!
 Il Zanza, ne l'intanto, lo numero compose. Co' fronte aggrottata,
 guance incavate, ditoni de li piedi arricciolati all'endrio pe' la
 tensione, lesto ei declama ne lo cornetto: "Antica salumeria
 Startrecco? Buondi'. Che la pancetta sia con voi. Senta adunque, buon
 uomo, i' so' il Zanza et sto favellando da la magion de lo Smoderato,
 di recente morduto at la caviglia da uno dimonio de morto de fam. La
 situazion s'aggrava. La pregherei pertanto de farci pervenir per
 commesso espresso una... no, du' centinaia de dadi da brodo de li
 meglio fini, laonde apparecchiar pe' lo sventurato..."
 Ma ei s'interrompe subitamente a la concitata risposta a l'altro capo
 del filo! Ascolta compunto, commosso, virilmente affranto, et di poi
 riaggancia!
 Luciani (la testa pe' lo momento levando da lo pavimento): "Cu fu? Te
 vedo serioso."
 Zanza: "Li prodi salcicciari la consegna far non ponno. Laggiu', oltre
 le frontiere de l'ignoto [Copyright 1976 by Vittorio Curtoni], v'ha in
 corso una pappina!"
 "Ah, la pappina" geme in alti lai lo Smoderato. "La pappina della
 fortuna! Siore e siori, buonasera. Allegria! Dunque, cara signora, lei
 mi e' caduta sull'uccello! Enno'! Allora, correte subito dal vostro
 salumaio a comperare un bell'etto di prosciutto Ravagnati perche' vi
 posso garantire personalmente che..."
 Li tre reston de pietra! Terreo in viso, il Zanza a lo simil-letto
 accorre, et se rende conto de la situazion: lo Smoderato sta subendo
 un'orrida metamorfosi! La caviglia s'e' bensi' tostamente sgonfiata, ma
 le care fattezze del Sommo Moderator se van mutando ne le atroci
 sembianze de Mike Bongiorno!
 Zanza (ululando a lo soffitto siccome can rognoso in una noche de luna
 ripiena): "No, Bongiorno no! Passi Mengacci, ma Bongiorno no! Che est
 codesto orrore? Quali disumane conseguenze la morditura diede? Mah!"
 Ei si china su lo Smoderato pe' meglio controllar l'aire de le cose, et
 ecco lo
                      PRIMO CAZZUTISSIMO COLPO DI SCENA!!!!

 Co' guizzo de miglior causa degno, lo Coro a le spalle del Luciani
 appar et la su' nenia intona.
 Coro: "Lascialo stare, lascialo stare,
 "Cosa t'ha fatto infine non so!
 "Si lo buon giorno dal mattin s'ha da rimirare,
 "Costui a sera non arriva, ohibo'!
 (Ritornello)
 "Lascialo stare, lascialo stare,
 "Cosa t'ha fatto infine non so!"

 Lo Coro dietro le quinte desaparecide.
 Rompi (la stura dando a l'ennesimo cassetto pe' la frugatura sua):
 "Adunque, cotesta forma de strutturazion poetica se dice a rime
 alterne. S'i' ben rammenta, v'hanno prototipi d'in gia' in una remota
 infornata de Baci Perugina, laonde in uno biglietto lo Poeta, al fin de
 descrivere li effetti risananti de una defecazion dopo mesi tre de
 stitichezza, co' ardita metafora asserisce..."
 Niun li presta attenzion. Ben tristemente noti so' li deliri de lo
 Rompi!
 Il Zanza, attonito, chino su lo Smoderato Bongiorno, afferragli la
 palpebra de l'occhio destro et viulentemente la rialza, onde lo stato
 de lo bulbo oculare controllar. Et ecco imprevedibile lo
                  SECONDO DISUMANO COLPO DI SCENA!!!

 Dal nulla apparendo siccom spettro, lo Massimiliano Pagani detto il
 Paganini detto il Nonripete a fianco de lo letto se materializza, et
 lo di lui archetto de violino ne l'occhio spalancato de lo Smoderato
 infila! Inde nel nulla evapora!
 Smoderato (co' alto urlo che le barriere de lo spaziotempo ben sa
 travalicar): "Ahi! Aita! Accorr'uomo! Uno moschino ne lo occhio
 trafiggemmi! Uno moschino? Che dic'io? Uno sciame de millanta et
 millanta moschini de nero incapperrati! Ziento alveari de apicelle a
 l'opra loro intente! Dugento stormi de colibri' incazzogeni..."
 Ma il suo lamento desperato est nulla, a lo confronto de l'esclamazion
 Dolby SpetazzSurround che da le labbra de lo Rompi se promana! "Ben il
 sapea! Ben il sapea che la meta agognata de mi vida costi' i'
 raggiugner potea! La brama mia est placata! Lo Smoderato alfin a la
 ricerca de un'intera esistenza pose fin!"

 Suspance insopportabile! Lo pubblico freme in su le poltrone
 scricchiolose, ne l'ansia de saper...

 Il Luciani li lumi punta su lo Rompi, lo quale fra le braccia
 amorevolmente stringe uno maglion de lana a righe verdi et blu, vanto
 et orgoglio de lo Smoderato!
 Luciani (sputazzando in ferina crisi di superiorita'): "Et che sara'
 mai? Uno maglion de lana a righe verdi et blu! Ben ripiegato, i' t'el
 concedo, ma che avra' mai de tanto spezial? La ricerca de un'intera
 esistenza? Tu es loco en la cabeza!"
 Lo Rompi, co' delicatezza sublime, le due maniche de lo maglion
 allarga; et al centro de lo lanoso petto, giusto de sotto la scollatura
 a la caprese, uno splendido uovo appar!
 Rompi (urlando a squarciagola): "Lo uovo ne lo pelo alfin rinvenni! Lo
 uovo ne lo pelo! Con cio' sia cosa che..."
 L'entusiasmo il lascia sanza voce. Saltellando siccom coniglietto
 pasquale da una fiaba escito, lo Rompi pe' la stanza si dimena, fuor de
 se' medesmo pe' la gioia! Ma troppo est lo godere, et una mossa piu'
 d'altre smodata il tradisce: co' breve volo, lo uovo su lo pavimento se
 precipita, et ivi se spatascia in uno laghetto giallo!
 Rompi (fissando attonito li resti mortali de lo uovo): "La frittata
 pelosa feci!"

              FINE DELLA SCENA SETTIMA DELL'ATTO PRIMO

 COMING SOON: Si torna da lo salumaio! La dentiera batte et la pappina
 se va coagulando...
 Non vi perdete questa eccitante puntata!
 Arrivedorci!

 Ciao da Vic!                                          ppprrrttt:))))

--- FE 1.45+
 * Origin: * Hot Spot - Line 1 0523-451731 - 33k6 USR * (2:332/803)

Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio

Perle

  • Non vogliamo fare gli auguri ai nostri begnamini ????
fidonet/sf.ita.txt · Last modified: 20/12/2021 05:08 by lrosa