====== Nella tana del loozer ====== CAPITOLO 4: Nella tana del loozer. ---------------------------------- - Gli occhi elettronici delle telecamere scrutavano ogni centimetro qua- -drato del Palazzo del Network. Anche con il favore dell'oscurita', entrare rimaneva sempre un'impresa semplicemente folle. Fu The Brain a suggerire la strategia vincente: Jettero si sarebbe mostrato improvisamente in primo piano all'obiettivo della telecamera nell'ingresso. Si udi' un atroce lamento proveniente dalla Sala Personale di Sicurezza. Per le prossime dodici ore i guardiani sarebbero rimasti in stato di coma semiprofondo. Ma i problemi non erano superati: il sistema d'allarme ad ultrasuoni poteva essere dovunque, e soprattutto era virtualmente impossibile da escludere. - Se veramente l'homo sapiens aveva avuto antenati di specie inferiori, Jettero Heller era rimasto l'ultimo anello di congiunzione. Il suo sistema uditivo presentava animalesche reminiscenze, ed il ragazzo era in grado di distinguere come segnali sonori frequenze sino a 32.000 Hz. Grazie a questa facolta', l'ominide fu in grado di segnalarci tempestivamente il pericolo. "Il segnale e' molto limpido" ci spiego' "ancora pochi passi ed i rileva- tori saranno in grado di distinguere con chiarezza l'ingresso del corpo estraneo nel campo di ultrasuoni". Potevamo fermarci di fronte all'ultima barriera? Certamente io non l'avrei fatto, specie quando avevo la soluzione gia' pronta: "Jettero, cantaci la sigla di Ken il Guerriero",chiesi. Il giovane Heller era intonato piu' o meno come una mucca con la faringite. Ci tappammo le orecchie con le mani, ed i delicati sistemi elettronici, bersagliati da quei suoni strazianti, si sbriciolarono letteralmente. Anche quest'ostacolo era superato. Al termine di un lungo corridoio, la stanza che avrebbe dovuto contenere le risposte alle nostre domande: un'enorme cella frigorifera, che occupava l'intero piano terra. All'interno, in ordine perfetto, centinaia e centinaia di carote, patate... frutta e verdura in genere. Tutto numerato e catalogato. Attrezzature chimiche sofisticate erano in mostra sul grande tavolo centra- le. Decine di gigantesche tabelle colorate evidenzianti la struttura proteica dei prodotti agricoli completavano l'arredamento .Il tutto avvolto in una sinistra luce verdognola. Non avevamo molto tempo a disposizione, inoltre il freddo pungente non invogliava ad una lunga permanenza. Qualcosa di familiare si trovava a pochi metri di distanza: una rete di Amiga 3000, ognuno con il loro HST 38.4KBPS. Mi sorprese tuttavia la mancanza di una memoria di massa nell'intera rete. Non un drive, non un HD, non un disco ottico. Eppure i dati di dovevano essere. Non c'era dubbio, quella era la sede del Mega-BBS. - Amiexpress 3.0 permetteva, come le precedenti versioni, il sysop login direttamente da tastiera senza richiedere password. Mi accinsi a listare le directories private piu' interessanti, e trovai ben piu' di qualcosa. Il file era una registrazione telefonica nella quale si udiva chiaramente la voce di H.D. Case. "Ho spreadato decine di NUI" diceva "sono tutte nella mia agenda di hacking, qui a casa. Venitemi a prendere". La situazione stava degenerando: Bettina era in crisi di astinenza telefonica, The Brain era in crisi di astinenza e basta, Hydra stava cercando di rimuovere una piastrella per scavare un buco nel pavimento. H.D. Case era stato un tempo uno dei miei piu' validi discepoli. Poi aveva cercato di togliermi una delle mie ragioni di vita. Una ragione di vent'anni, bionda, occhi verdi, residente nelle vicinanze di Corsico. Non gli avevo mai completamente perdonato ques'infame tentativo, e la sua menzogna di poco prima riguardo all'autodenuncia non giocava certo a suo favore. Ora egli negava l'evidenza: quella registarzione era fasulla, diceva. Lui non aveva mai fatto qualla telefonata. - "Che c'e' di strano?" chiese Jettero a The Brain che gli aveva fatto no- tare la mancanza degli HD ,"anche Blito P3 BBS funzionava senza disco rigi- do". (NOTA: Vedi "I Segreti di Twin Phreaks 1"). "Taci, idiota!" rispose seccamente The brain, "non sai neppure cos'e' un dialer!". Jettero si difese: "Ignorante, guarda che ho la patente da quasi dieci anni!" Bettina pose fine alla loro discussione con la sua femminile dolcezza. Giunse una chiamata, ed un registratore entro' automaticamente in azione. "Sono Ugo Belli", disse la voce all'altro capo della linea "stavo cercando di hackerare una porta Divipac. Portatemi via, vi aspetto". The Brain prelevo' dallo scaffale una mela e la fece trangugiare a Jettero. In tal modo avremmo scoperto gli effetti dei misteriosi esperimenti chimici del Network. Forse una sorta di siero della verita' negli alimenti? Nulla da fare, H.D. Case non aveva mai mangiato frutta e verdura, tuttavia aveva inconsciamente confessato la sua attivita' di hacker. Inoltre Jettero rimaneva normale (si fa per dire) nonostante il frutto appena assimilato. I vegetali erano assolutamente innocui. - Solo Hydra avrebbe potuto percepire la presenza di un vecchio tombino SIP mai murato, pochi centimetri sotto di noi. Dal sottosuolo bastava una spinta e lo strato superficiale del pavimento avrebbe ceduto. Ora avevamo il nostro personale ingresso di servizio nel Palazzo. The Brain simulo' un corto circuito allo scopo di giustificare i danni ai sistemi di allarme; quanto ai guardiani... non avrebbero ricordato nulla. Nessuno avrebbe mai saputo della nostra incursione; eccoci fuori sani e salvi, nonche' piu' confusi di prima. O meglio, quasi tutti confusi, perche' io ero finalmente riuscito a rispondere a tutte le mie domande. Sapevo cosa avremmo dovuto fare affinche' la partita si potesse chiudere per il Network con il solito bilancio: sconfitta totale.