====== SF.ITA ====== ===== Descrizione ===== Area italiana dedicata alla fantascienza ===== Messaggi completi ===== ==== Tragedia 2 ==== = [66] Fantascienza (2:331/501.3) ===================================== SF.ITA = Msg : #872 [48] From : Vittorio Curtoni 2:332/803 Tue 9509.05 1733 To : All Subj : Tragedia 2 ================================================================================ .PID: OLMS 2.5 [RMHE851B] .MSGID: 2:332/803.0 2338f065 .TID: FastEcho 1.45 9603 LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia LA NOTTE DEI MORTI DI FAME Tragedia alfieriana in X Files di Bittorio Burtoni ATTO PRIMO - SCENA QUARTA (Uarauazz, s'e' persa un'altra scena in Matrix!) La scena rappresenta l'aula parva della MiskCatatonic University of Bologna. In codesta possente istituzione culturale, lo Sommo Inquisitore Valerio Evangelisti detto il Nic, assistito da quel mariuolo fetente di Cicci Serra detto il Prete, tiene le proprie severissime lezioni. I suoi studenti sono un branco di sfigati giovincelli li quali, colti da raptus modemico, vorrebbero accedere alle delizie di Sf.Ita; et all'uopo, come ben si conviene, il Nic li forgia nel corpo e nell'anima, onde apparecchiarli a li orrori che cola' incontreranno. Assisi su sgabelletti a una sola gamba, li giovani vengono sovente colti da botta soporifera, et s'abbattono con fragore magno a faccia avanti! (O indietro, e' l'istesso. L'importante e' che prendano botte!) Il Prete est ognora apparecchiato co' le di lui provette (preservativi made in Naples riciclati dopo pochi usi), lesto a raccoglier lo sangue de li nasi et de le capocce per li torbidi esperimenti de lo Inquisitor! Lo quale Inquisitore, all'aprirsi dell'azion, sta passeggiando con passo fiero avanta e indrio, indrio e avanta, ne li ristretti spazi dell'aula parva. Il suo incedere est molto maestoso, soprattutto grazie a li trampoli celati sotto la tonaca scarlatta che portan la di lui altezza a metri tre et ventisette! Apparizion ferina e' desso, specialmente per via de lo fatto che la sera prima s'e' scolato millanta barilotti di birra mitteleuropea et habe li occhi di sangue ripieni! Nic (fermandosi di botto et traballando uno tantino in su li trampoli): "Miei odiati pargoli, in codesta ferale die uno spinoso argomento affronteremo, et il sconfiggeremo scientificamente!" (Leva le mani al cielo, e uno fragoroso applauso da li studenti s'alza. Anche perche' il Prete, ratto ratto, va menando vigorose nerbate alle schiene di chi troppo fiaccamente il Verbo accoglie.) "Scientia non est fede, ben il sappiam... Ma lo porco in quistione va fiero del di lui ateismo, laonde per cui ne discende che cosa buona et saggia est con lui pugnar sul suo istesso terreno!" Dopo una pausa melodrammatica, lo Inquisitore riprende a trascinar lo corpo de destra et de mancina. Grande frequentator notturno di puttane, ei si ritiene per vocazion peripatetico, e l'istare fermo il turba assai. "Come forsanco alcun di voi avra' supposto, i' sto parlando de lo grande saggio et grandissimo coglione d'area, lo Venerabile Vittorio Curtoni!" (Mormorii eccitati di fra gli studenti. L'argomento est scabroso!) "Magno porcello egli pur'e'! Troppe son le ambasce che egli inflisse a lo vostro Inquisitor! Una fiata..." (L'Inquisitore il cranio abbassa, ne lo strazio del ricordo.) "Una fiata ei si reco' ne la ligure capitale, et per sberleffo una cartolina postal inviommi con bollo a mio carco! Et se cio' non sufficesse, lo testo de l'oscena missiva dicea SALUTI DA GEOVA!" Un boato d'orrore s'eleva da le giovin bocche. Non visto, il Prete s'accuccia dietro una piacente studentessa, la lingua estrae, et co' le mani a doppio puntal fa marameo a l'Inquisitor! Spirto bizzarro est codesto figlio de li bassi napoletani. Nic (elevando il tono di voce a un possente rombo, possibilmente piu' robustoso de le venerabili scurregge): "Et un'altera fiata, lo porco in possedimento venne de una rarissima pellicula de horrore filmico! Trattavasi di magno capolavoro de lo maestro de li maestri, Eduardo Legno, l'uom che co' cinquanta lire uno filmo producea!" (Brusii d'ammirazion. Nemmanco Luigi Cozzi a tanto seppe arrivar, pur se le attrici bidonava!) "Uno capolavoro da saecula saeculorum perso ritenuto, et lo Venerabile l'ebbe in fra le mani! Lo scrofo i' chiamai co' la telefona, implorando, impetrando, minacciando... Che mandommi egli? Eh, che mandommi?" (A domanda retorica, silenzio retorico. Gli studenti son catturati da l'atroce suspance de la narrazion!) "Mandommi per corriere espresso A MIO CARCO una scatola de tonno Rio Mare, co' uno grissino stantio in allegato, et lo sardonico cartiglio che dicea: "Cucu'! Apri et magna!" Stupefatti mormorii de perplessita'. A gli studenti sfugge l'arcano senso de lo nanetto. Piu' d'un grattasi la pera, et lo Prete subitamente de forfora se trova agghindato! Nic (ululando): "Miei scemennati, voi avete da saper che la pellicula in quistion era nomata NON APRITE QUELLA SCATOLA DI TONNO! Adunque comprendete? E favellate!" (Accenna un pio congiungimento di mani in la preghiera, et abbassa la voce.) "Ars gratia artis!" E a codesto punto si verifica il PRIMO GRANDE COLPO DI SCENA!!! "Presente!" esclama una donzella sul fondo de l'aula parva. "Presente!" trilla un'altra in prima fila. L'Inquisitor resta de sasso! Lo capo subitamente rialza et co' lo sanguigno guardo ambo le femmine trafigge. "Cacommoca?" url'egli (il Nic ha un paio di antenati siculi). "Ars Gratia son nomata", mormora timida la pria fanzulla in fior. "Et io medesma Gratia Artis", aggiugne la sicunda. Li casi de la vita! "Ma io l'appello non feci! Teste di rapa! Teste di ghisa! Teste di Moderator!"(Oooops... Sorry, sfuggitte!) "Gnorantissime voi siete, et gnorantissime resterete! Et bando a le ciance!" (Co' gesto vigoroso de la destra, la qual giammai sa cio' che la sinistra fece, l'Inquisitor spazza via codesta nube de informatica deformazion!) "O Prete maledetto, la paperella corri ad accattar!" Cicci Serra, detto il Prete, si rialza subitamente da la reclina posizione. In lacrime e' egli, siccom la fiata che sborsar dovette dugento et trentacinque lire pe' la completa collezion di "Galaxy"! Prete (in tono implorante): "O grande, o sublime, o magno, o esterminato figlio..." (Un battito di cuor pe' lo riponzamento.) "O esterminato figlio de la sapienza universal, la mi paperella no, t'en prego! Co' tanto amore l'allevai! Li meglio rifiuti de li vicoli partenopei per essa cercatti! Quiquoqua la nomai! La feci battizzar a l'alba..." Nic (imperioso, oserei dir tonitruante): "La paperella, prete! Costi' s'ha da agir!" Sconfitto, il Prete esce per la comune, la paperella ad accattar. L'Inquisitore, maestoso (pur s'anco li piedi dolenti ha per via de li trampoli; ma il soffrir est lo suo pane quotidiano!), procede at lo traballante tavolo che per cattedra si spaccia a la MiskCatatonic University of Bologna, apre lo cassetto, et estrae uno raro indumento intimo del mesolitico inferiore! Nic (sventolando lo 'ndumento sotto li nasi de li allievi): "Codeste son, miei infidi, longhe mutande! Li rigidi inverni merigani ben le raccomandano, et se per purissima ipotesi ipotetica qualchedun soffrir debbesse di priapismo, l'istesso dottor Ciccarelli le consigliotte ne le istruzion de la sua nobile pasta dentifricia!" Ei s'avvicina a la lavagna fosforescente, munifico dono della ditta Riciclaggi Nucleari SpA, et afferra lo gessetto. Immantinente, principia a tracciar arcani segni su la lavagna. "Lo sperimento che odie condurremo, all'unico et bastante scopo de sbugiardar lo Venerabile, nomasi Sperimento de lo Rossetti/Finney. I' coltivo la sacra speranza che voi tutti sciagurati lo testo de La Monetina a memoria mandato abbiate..." (Vigorosi cenni d'assenso da li studenti. E chi ardirebbe azzardare una negazion?) "Molto benissimo!"(Lapsus grammaticale che poi mi serve per un'altra scena col Crusca. NdA.) "Adunque, stiam favellando di scredriwer, ovvero cacciavite, ne la miserabile traslazion del Venerabile..." (Coro di risatine sarcastiche. Gli studentelli son ormai ben usi a la sottile ironia del Nic.) Nic: "Avvegnadioche' lo Prete abbia misurato la circonferenza de lo pertuso de la di lui paperella, noi andremo a dimostrar... Venghino signori venghino... La vertade de la seguente espressione matematica, detta Espression dell'Evangelisti..." (Suspance insostenibile mentre l'Inquisitore verga co' la sua splendida grafia tremolante l'espressione algebrica del subject!) "La lunghezza de lo squartapapere del Finney sta a la lunghezza de le longhe mutande siccome lo diametro de lo squartapapere sta a lo diametro de lo pertuso de la paperella del Prete!" Applausi fragorosi! Gaudio popolare! Ricreazion rara est codesta! E mentre, lagrimogeno, lo Prete rientra co' la di lui medesmo paperella, pronto (obtorto collo) a sondarne gli intimi abissi col perfido metro metallico all'uopo fornito dal Nic, SECONDO CLAMOROSO COLPO DI SCENA!!! La macchina computatrice (PC pe' gli gnoranti) che trovasi in su la scrivania/tavolo de l'Inquisitor emette una putentissima scurreggia ipersonica! Il marchio del Venerabile! Nic (sbiancando in volto): "Dipspacenine! Babilonfive! Craschmessage! EVACUARE! Questa nave sta per esplodere! Avete cinque minuti per trasferirvi sulle navicelle di salvataggio! EVACUARE!" Caos et putiferio! Alla rinfusa, gli allievi abbandonano in tutta fretta l'aula parva! Lo Prete relinqua la paperella et ne profitta per toccar le terga a le piu' piacenti alunne! Niuna osa ribellarsi all'Ygor de l'Inquisitor... Nic, terreo di fronte a lo schermo de la macchina computatrice, sillaba a media voz le orripilose verba de lo crashmessaggio: "MORTI DI FAME RISVEGLIATI STOP SOMMO MODERATORE MORSO STOP CUM FILTRO URGE INCONTRO D'EMERGENZA STOP SINE FILTRO APRIROTTI SCATOLA DI TONNO DIANA ROSSE MORBIDE PREPARO PIADINE CUM FORNETTO MULINOBIANCO MS EXTRALIGHTS T'IMPLORO SEPPELLIAMO ASCIA DI GUERRA MERIT CUP AVVERTITO SALUMIERE STARTRECCO NAZIONALI ESPORTAZIONE MIO FIGLIO IRRINTRACCIABILE CAMEL EXTRA STRONG GRANDISSIMO CASINO!!! DUNHILL ROYAL PREGOTI PRECIPITARTI AMADIS TUO NEI SECOLI FEDELI VENERABILE VIC PETER STUYVESANT." FINE DELLA SCENA QUARTA DELL'ATTO PRIMO
Ciao da Vic! ppprrrttt:)))) --- FE 1.45+ * Origin: ***** Join InterBBS, f'req PCTEL.003 ***** (2:332/803) SEEN-BY: 33/800 331/101 105 106 108 126 128 205 301 304 306 311 322 326 328 SEEN-BY: 331/333 344 362 364 368 371 501 506 332/1 2 100 200 300 402 403 405 SEEN-BY: 332/416 417 418 419 428 435 436 500 600 700 800 801 802 803 805 806 SEEN-BY: 332/831 900 333/205 334/201 .PATH: 332/803 800 403 418 331/101 301 501
==== Tragedia 3 ==== ------- Date: Fri Sep 08 1995 17:45:00 From: Vittorio Curtoni To: All Subj: Tragedia 3 Attr: sf.ita ------------------------------- LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia LA NOTTE DEI MORTI DI FAME Tragedia alfieriana in X Files di Bittorio Burtoni NOTA IMPORTANTE PER I LETTORI: Dato il contenuto particolarmente delicato di questa scena, se ne consiglia la lettura ai soli deboli di mente. QUINDI QUESTA SCENA VA BENISSIMO PER TUTTI GLI UTENTI D'AREA! Se pero' avete parenti o amici ancora sani di mente (ipotesi improbabile, ma non si sa mai), l'Autore vi scongiura di risparmiarli! Si avvertono inoltre i signori fessacchiotti d'area che la Commissione di Censura, riunita al gabinetto in cacata plenaria, ha deciso di vietare codesta Tragedia ai minori di 18 chiamate modemiche, pena l'immediato twittaggio! NOTA IMPORTANTE PER IL REGISTA: Caro George, come vedi la sceneggiatura procede veloce, e soprattutto pessima com'era nelle tue intenzioni. Perfetto! Ho avuto un'intuizione molto innovativa: ho aggiunto, come vedrai, il Coro, che fa molto tragedia greca e potrebbe dare un sapore di classicita' al film. Se sei preoccupato per l'aumento di budget che questo comporterebbe, no problem: il Coro lo facciamo con gli attori che non sono in scena in quel momento, e per renderli irriconoscibili agli spettatori bastera' spaccar loro la faccia a furia di botte! L'unica spesa in piu' che avrai sara' quella di un gorilla che provveda alla bisogna. Per le coreografie del Coro ho gia' sentito il mitico Don Lurio, il quale e' entusiasta dell'idea, soprattutto perche' nessuno lo fa piu' lavorare da vent'anni! Egli penserebbe a movimenti coreografici a ritmo di geghege' (Abbiamo un riff, geghe geghe geghe ge'), e a me pare un'intuizione ottima, o comunque non peggiore di tutto il resto! ATTO PRIMO - SCENA QUINTA (Uarauazz, s'e' perso niente in Matrix!) La scena rappresenta la camera da letto/soggiorno/cucinotto/bagno/ terrazza panoramica di Paolo Bertoni, detto lo Smoderato. Come tutti i pii Sommi Moderatori, egli vive in francescana poverta' (in questo aiutato dalle sue magre entrate di studentello), e un monolocale multiuso e' il massimo che si possa permettere! In questo momento, grave nonche' gravido di conseguenze, lo Smoderato giace sul di lui divano letto/ottomana/puff poggiapiedi/portariviste, un singolare congegno da lui ideato et personalmente costruito anni or sono (pero' all'Ufficio Brevetti gli ridettero in faccia, li scellerati). E' un tantinello ristretto (cinquanta centimetri di larghezza pe' un metro e venti di lunghezza), pero' gli permette di risparmiare su lo vitale spazio; e comunque, ei s'e' da lunga pezza abituato a dormire co' le ginocchia raccolte sotto lo mento! In codesta posizione egli giace al momento. Virilmente (nonostante il pigiamino co' le facce di Cip & Ciop) ha egli scostato le lenzuola, et al mondo mostra la cagion di tanto orrore: la di lui caviglia, bendata, che vieppiu' si va ingrossando! Smoderato (nel febbril delirio): "Li termini s'hanno da moderar. Moderiamo lo linguaggio! O te tu ti moderi, o io ti twitto... Curtoni, chi era costui? E sopra de tutto, chi m'el presento'? La pace persi da quel di'... Polici fido... Fuffi vien qua... O tu ti moderi o io ti twitto!" Ben consci delle ambasce del loro prode duce, i fidi sudditi fidonetti, dal Venerabile allertati, in massa si raccolsero ne la magione del Moderator. V'ha il Fabio Rossetti, detto il Rompi, che in codeste circostanze sta frugando siccome indimoniato nel geniale portascarpe/ posacenere/vaschetta dei pesci/armadio/cassetton de lo Smoderato, aprendo et richiudendo con fervore cassetti, opercoli, orifizi vari; v'ha il Massimo Luciani detto il Luciani Massimo, lo quale giustappunto ritrovo' su lo pavimento uno antico capello et il sta controllando laonde veder se per ipotesi provenga da lo cranio di Philip K. Dick; et v'ha lo Leonardo Serni detto il Zanza, lo sol capace di mantener controllo de le cerebrali cellule. Zanza (mostrando amabilmente il pugno a lo Rompi, che nel frugar persiste): "Scellerato, ma che vai adunque cercando? Lo testamento che a te lasci la moderazion de l'area? Ah, Rossetti, vil razza dannata! Qualcuno mi vuole esplicitar? Che accadde? I' sol di frammentarie notizie son pasciuto..." Luciani Massimo (rialzando lo capo da lo microscopio elettronico che lui medesmo applicotte a lo capello per terra rinvenuto): "Lo Smoderato fue morso a la caviglia da uno morto di fame! Febbre equina ha egl'in cova! Iattura immane su l'area s'abbattette! Tragoedia! Se mormora, se dice, se vocifera, che lo stesso D'Arrigo in su' persona lo morso dette! Ah, prefiche, adunque accorrete lo Smoderato a confortar!" Preso da subitaneo raptus, desmentego de omne ragionevol discorso, ei di botto l'occhio riporta a l'oculare de lo microscopio et sonda lo reperto. "Vedano, li follicoli capillari di Philip K. Dick..." Et costi' est d'uopo (oportet ut) annunciare uno SMISURATO COLPO DI SCENA!!! Co' balzo ferino da dietro le quinte, entra in scena il CORO, pe' l'occasion composto da: Nic, Prete, Venerabile et Pennilane! Lo CORO balza tosto in primo piano et intona lo suo ritornello! CORO: "Non e' un capello ma un crine di cavallo "Uscito dai calzon. "Sara' volato, ma com'e' strano il fato, "Proprio su di te!" Il CORO, esaurita la sua funzione, si ritira precipitosamente! Purtroppo lo Nic s'imnpiccia co' li trampoli et s'abbatte su lo corpo parzialmente riverso de lo Smoderato! Gemiti, lai, imprecazion! Lo dolore est sublime! Smoderato (rigirandosi sotto lo corpo segaligno de l'Inquisitor, lo qual l'equilibrio ritrova et fra le quinte corre a celarsi): "ANSI BBS! Terminet! Bluvev! Lo mio sysoppo sempre m'el dicea, dappoiche' i' pargolo fui: Non ti fidar di loro e pointa innanzi! Ahi, chi m'el fece far? Chi a tanto portommi? Divin nanetto malefico..." Il Luciani, atterrito, lo capello molla! Lo Rompi a frugar continua intra li opercoli de lo supermobile! Il Zanza sbianca in volto! Zanza (terreo): "Ma ei delira! Ei delira! Piu' che lo suo consueto, et est tutto dir! Curarlo alfin bisogna! Costi' necesse est..." In quel momento squilla la telefona! Lo Luciani, lo piu' vicino a lo sippico arnese, lo ricevitor rialza; et co' l'originalita' che ben gli e' propria, risponde: "Pronto?" "Scusi, ho sbagliato area." Il Zanza fissalo stravolto. "Chi era adunque?" Lo Luciani la man agita nell'aere, le nubi a dissipar. "Uno demente de Cartografia.Ita." "Ah, be'..." mormora sollevato il Zanza. "Ma qui s'ha da far qualcheduna cosa! La caviglia s'ingrossa! Lo febbrone ammanco! I' proporrei uno brodino..." In quel momento squilla la telefona! Tutti restono colti de sorpresa, dappoiche' nisciun s'attendea uno secondo squillo telecommico in uno solo atto de tragedia! Sicche', brancicando le mani, colando bava da li angoli de' ditoni dei piedi, lo Smoderato abbranca lo ricevitor et biascica: "Pronti? Via! I' so lo Smoderato..." "Scusi, ho sbagliato Moderatore." Tutti reston de pietra! Anco si lo Rompi, detto Fabio Rossetti, a rugar persiste ne li pertusi de la magion. Chissa' lo per che! Mah! Zanza (ritrovando lo fiato a stento): "Stavo adunque dicendo che io proporrei uno brodino..." In quel momento squilla la telefona! Necstgeneration! Niun solleva lo cornetto, ma dall'aere chiara esce una roca voce maschil che dice: "Scusi, ho sbagliato tragedia." Tragedie della vita! "Aaaaargh!" ulula il Zanza. "Lo Smoderato abbiam da curar! Ei febbricita! Ei matrixa! Orrenda vision e' quest'uomo morso da li morti di fame! S'ha da recargli una mano! Et siccom la mia mammina piacentina dicea, meglio non v'ha d'un brodin di dado..." SECONDO TERRIFICANTE COLPO DI SCENA!!! Lo Coro riappar et canta: "Dadi da brodo piu' non abbiam, "Lo Salumiere dobbiamo chiamar! "Lesto tu accorri, diletto Startrecco, "Muovi la gamba siccome stambecco!" FINE DELLA SCENA QUINTA DELL'ATTO PRIMO COSA CERCAVA IL FABIO ROSSETTI DETTO IL ROMPI NE LI OPERCOLI, CASSETTI ET PERTUGI DE LA MISERABIL MAGION DE LO SMODERATO? LO SAPRETE SOLO SEGUENDO TUTTE LE PUNTATE DI QUESTA AFFASCINANTE MODEMNOVELA!!! (P.S. PER GLI INFIDI: NON CERCAVA CACCIAVITI!!! QUESTO E' POCO MA SICURO!!! E NIMMANCO SQUARTAPAPERE!!!) COMING SOON: ATTO PRIMO, SCENA SESTA: LA SALUMERIA DI LUIGI ROSA!!! CO' CODESTA INSEGNA: SALUMAI DAL 1221!!!! Poffarre, chiederonsi lo colto et l'inclita, com'est cio' possibile? Il scoprirete in questo drammatico atto cum rapina!!! See you later!!! Ciao da Vic! ppprrrttt:)))) --- FE 1.45+ * Origin: ======== ( Hot Spot do IT better ) ======== (2:332/803) Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio ==== Tragedia 4 ==== Date: Tue Sep 12 1995 17:48:00 From: Vittorio Curtoni To: All Subj: Tragedia 4 Attr: sf.ita ------------------------------- LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia LA NOTTE DEI MORTI DI FAME Tragedia alfieriana in X Files di Bittorio Burtoni ATTO PRIMO - SCENA SESTA La scena rappresenta la lussuosissima salumeria de Luigi Rosa detto lo Startrecco, attrezzata co' tutte le piu' modernose diabolerie atte a render comoda et proficua la vita de uno salumaio: affettatrice laser onde ottenere fette de inusitata transparentia, phaser pe' l'istantanea demolizion de li clienti morosi, teleporter pe' la subitanea apparizion de salumi et formaggi da lo potente magazzin! Lo bancone est in plexiglasso trasparente, co' poche, strategiche macchie nere atte a celar a l'occhio de l'animucce delicate lo celebrato formaggio venusiano co' li vermi, vanto et honore de lo salumaro! Dietro lo bancone so' affacendati li cinque schiavi-commessi de lo Rosa. Ciaschedun d'essi, mirabile visu!, indossa una tutina strartrekkara et est dotato de uno sfolgorante par de orecchie a punta! Come ben si conviene, li membri de lo quintetto so' nomati Signor Spock Uno, Signor Spock Due, Signor Spock Tre, kai ta alla! De tanto in tanto, un'arcana voce la qual sortisce da lo impianto ifi de la salumeria scandisce a ritmi suadenti lo tempo: "Data astrale tre presciutti, du' mozzarelle et una scamorza..." "Data astrale viginta et ter pancette..." Et coetera et coetera. Duo immani insegne, forgiate in oro et lapislazzuli, campeggiano dedrio lo bancone, alte su la parete onde farsi rimirar simmanco da nanici clienti quali lo Tappo! L'una d'esse dice: "FORNITORI DE LO VENERABILE DAL 1864 - BY VENERABIL APPOINTMENT". Gia' codesta scritta di per se' suffiziente saria at inspirar arcana maraviglia; et la seconda insegna provvede, si necessitas se desse, ad assestar la mazzata decisiva a lo scettico acquirente de salamelle: "SALUMAI DAL 1221". Potentoso mistero est codesto! Com'est possible risalir cotanto endrio ne lo tempo remoto? Mah! In su la cassa (com dicea lo Poeta: Sempre cara mi fu quest'erma cassa e questo registrator che tanta parte de l'ultimo totale al guardo esclude...) troneggia invece una scritta uno filino piu' prosaica, parto genial de la mente de lo Startrecco, lo quale ben conosce la sua propria vil razza dannata: "NO SYSOPS CASHED". Et insotto, la traduzione ne l'italica favella: "NO SE FACE CREDITO A LI SYSOPPI". Lasciate ogni speranza, o voi sysoppi ch'entrate! A l'alzarsi de lo sipario, uno tizio sta passeggiando nervosamente avanta e indrio, indrio et avanta, dinnanzi a lo bancone. Al rimirarlo, niuno riconoscer giammai potrebbe in costui le fattezze del Luigi Rosa! Infatti non est lo Luigi Rosa, et per nulla li somiglia! Costui est grasso a desmisura, habet lo labbro pendulo et lo culo a l'infuori a paperella! Ben si potrebbe sul di lui sedere assestare uno vassoio colmo de calici de sciampagna, sanza tema alcuna de versamenti! Ei rappresenta lo primo INCREDIBILE COLPO DI SCENA!!! Chi est costui, si chiederanno li lettori? Ma est ovvio, responde l'Autor di se medesmo fiero: ei ben e' la prima GUEST STAR de la nostra tragoedia! ANTONIO BELLOMI in su' persona! De botto, lo Bellomi Antonio detto il Perry Rhodan se ferma, afferra da lo bancone lo pacco ivi deposto dal Signor Spock Due (lo quale pacco contien: dieci cotechini, tre chili de crudo presciutto, una mezza forma de gorgonzola, sette gentili salami et kili assortiti de speck; in povere parole, lo stretto necessario pe' la di lui prima colazion), mormora in segno de ringraziamento: "Jack Azymov Robert Rainbell Hugh Maylon Lewis Coates Luigi N. Randa", et esce! Qualchedun provvedra', pria o poi, a ripulir da lo pavimento li litri de bava che da la su' bocca sortirno... Ma l'azion incalza! La tragoedia punta deritta at apici de inusitata drammaticita'! Nel mentre che lo Perry Rhodan esce, qualchedun altro entra! Uno tizio alto, segaligno, todo de blanco vestito; con uno cappello a Panama forgiato, et guanti siccom la neve candida! L'Autore, perplesso, sgomento et terrificato, la vista aguzza: costui non habe uno piriolo a che far co' la tragoedia! Trattasi di perfetto sconosciuto! Com'ei se permette? Introdursi in cotal guisa ne la tragoedia de li morti di fame? O tempora! O mores! Una suave voce mormora da le immani casse de lo impianto ifi: "Data astrale nove salcicce et ventidue confezion de Ariosto..." (Lo Startrecco est giustamente celebrato pe' la di lui classica cultura.) Sconosciuto (rivolgendosi con fare arrogante al Signor Spock Quattro): "Suvvia, buon'uomo, all'opra s'appresti et du etti de salame co' la goccia m'appronti!" Il Signor Spock Quattro immediato reagisce! Afferrata la piacentina coltella da salami, co' mefistica foga a sminuzzar principia uno salame. Sublim professionista est egli! Sconosciuto (levando li occhi su le insegne dedrio lo bancone, et esplodendo in un'ironica risata): "Salumai dal 1221! Chista e' bbona!" (Lo Sconosciuto ha un paio di antenati napoletani.) "A chi volete darla a ingurgitar? Per certo non all'uom di mondo ch'io son! Possibile non est..." Li cinque Signor Spock lo capo chinano veloci, in subita reverenza. Lo Sconosciuto stuzzico' l'ira de lo Startrecco! Et ritrasmessa da lo Ponte de' Comando Salumi, la rimbombante voce del loro prode duce di onde sonore la salumeria pervade: "O ateo, o infidel, pentiti immantinente! Lo verbo de lo Startrecco osasti dubitar!" Sconosciuto (di gia' co' le ginocchia mollicce, et le mani subitamente di sudor pervase sotto li guanti): "Ma io... Ne la substantia..." Voce divinamente irata de lo Startrecco: "Ne la substantia uno corno! La mia insegna a la gogna ponesti! Marrano! Lo guiderdone scuci, raccatta la tu' merce et il sacro terren lascia! Et giammai t'azzarda a costi' tornar! Lo phaser gia' la tua fetentissima faccia registro'!" Atterrito, lo Sconosciuto paga, afferra di gran furia lo pacchetto suo, et alla porta s'avvia; e nel mentre che la soglia ei sta per varcar, la disumana voce de lo Rosa lo folgora co' la rivelazion: "Sappi tu adunque, o malfidato, che insino a otto mesi or sono la mia salumeria sita era al civico numero 1221 de Kirk Street..." Ma codeste somme parole perdonsi nel vento! Lo scellerato gia' da lunga pezza lo selciato solca al passo de la lepre, et per certo giammai volterossi a rimirar dedrio le spalle! Et lo nobile Autore uno sospiro de sollievo tira: codesto scassapapere da la tragoedia usci'! Riprendere l'azion se puote! Et en l'agonia oramai finale de codesta scena, spazio ancor v'ha pe' lo SECONDO SMISURATO COLPO DI SCENA!!! La porta de botto se spalanca. Li Mister Spoccki resteno impietriti. Uno terreo figuro, de statura media, co' le luci infossate, li radi capelli scarmigliati et lo colorito smorto siccom bucato giustappunto de candeggina Nonna Ace estratto, ne la salumeria penetro'! Ei reca incise su l'intero corpo le stimmate del malsano morbo: est uno morto di fame d'area! Lo Morto di Fame brandisce l'arma impropria che della sua progenie e' propria (bizzarra contraddizion!): una dentiera! Morto di Fame (battendo minaccioso ne la destra li denti artificial de la dentiera infetta, et siccome Inquisitor s'impicciotte co' li trampoli, impicciandosi co' le parole): "Fermi tutti! Questa e' una pappina!" FINE DELLA SCENA SESTA DELL'ATTO PRIMO COMING SOON: Si torna a la stamberga de lo Smoderato! Una prodigiosa mutazion v'ha in corso! Lo Bertoni iniziotte a sibilar "Allegria..." Che sara'? E che cercava il Rompi? STAY TUNED! Ciao da Vic! ppprrrttt:)))) --- FE 1.45+ * Origin: * Hot Spot * Fidonet/Virnet/RAfnet/PeaceLink/InterBBS * (2:332/803) Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio ==== Tragedia 5 ==== Date: Thu Sep 14 1995 13:07:00 From: Vittorio Curtoni To: All Subj: Tragedia 5 Attr: sf.ita ------------------------------- LA BIG VIC O'CUR SCURREGGSOUND THEATER e' lieta di presentare in anteprima assoluta per l'Italia LA NOTTE DEI MORTI DI FAME Tragedia alfieriana in X Files di Bittorio Burtoni TATA'! ATTENZIONE BATTAGLIONE! CONTRORDINE COMPAGNI! Siamo lieti di sottoporre alla vostra attenzione due nuovi PERSONAGGI PRINCIPALI, freschi freschi di giornata: Gino Lucrezi, detto il Cerruti: mariuolo aquilano dal cuore d'oro; Massimiliano Pagani, detto il Paganini, detto il Nonripete: violinista pazzo, specializzato nell'infilare archetti negli occhi della gente! Et or si proceda! ATTO PRIMO - SCENA SETTIMA La scena rappresenta di nuovo la camera da letto/soggiorno/cucinotto/bagno/ terrazza panoramica di Paolo Bertoni, detto lo Smoderato. Lo quale est sempre riverso sul di lui divano letto/ottomana/puff poggiapiedi/ portariviste, co' lo pigiamino de Cip e Ciop. Saran passati des minuti da che lasciammo lo Smoderato nel su' dolor, et la situazione s'e' aggravata: la caviglia est gonfia siccom cocomero! Par sul punto de partorire una esplosion! Smoderato (agitandosi ne lo delirio da morso de morto de fame): "Ahi me misero. Me tapino. Me tapioca. Me tapinambur. Me tapparella. Me tappezzeria. Me tappabuchi. Me tapis roulant. Me..." "Me scassasti la minchia!" ulula subitamente lo Massimo Luciani detto il Luciani Massimo; lo quale, a quattro zampe in su lo pavimento siccom ferino nimalo, va abbrancicando omne peluria rinvenibile, in traccia egli essendo de uno capello de Philip K. Dick. Fabio Rossetti detto il Rompi (rialzando lo capo da la scatola de biscotti pe' cani e moderatori int'a la qual va furiosamente frugando): "Orbene, di codesta suggestiva espressione sicula, stando a li Stimabili Protocolli de li Sette Coglioni de Bergam de Suar, traccia rinverrebbesi in uno inculabolo de lo paleozoico medio attualmente sito ne lo grande Museo de le Baggianate de Vienna. Siccom sapientemente argomentava lo Crusca in una sua putentissima disquisizion in su l'aggettivazione retrograda da lo Boccaccio a lo Manzoni, lo gergo gergale de la sicula gente..." "Cheta la rottura, Rompi!" sbotta iracondo lo Leonardo Serni detto il Zanza, lo qual, co' mani tremanti pe' l'angoscia, s'appresta a comporre lo numero de la salumeria de lo Startrecco, onde ottener li dadi da brodo si' necessari (come da antica ricetta piacentina) pe' la salute de lo Smoderato. "Pudor tu non hai? Ei febbricita! Ei delira! E te tu scassi li venerabili co' le tue disquisizioni! Fruga et zitto!" Iracondo pe' non aver potuto sfogo dar a la su' grande sapientia, il Rompi ripiglia a frugar co' piu' accanimento che pria. Ma che androtte ei cercando? Mah! Il Zanza, ne l'intanto, lo numero compose. Co' fronte aggrottata, guance incavate, ditoni de li piedi arricciolati all'endrio pe' la tensione, lesto ei declama ne lo cornetto: "Antica salumeria Startrecco? Buondi'. Che la pancetta sia con voi. Senta adunque, buon uomo, i' so' il Zanza et sto favellando da la magion de lo Smoderato, di recente morduto at la caviglia da uno dimonio de morto de fam. La situazion s'aggrava. La pregherei pertanto de farci pervenir per commesso espresso una... no, du' centinaia de dadi da brodo de li meglio fini, laonde apparecchiar pe' lo sventurato..." Ma ei s'interrompe subitamente a la concitata risposta a l'altro capo del filo! Ascolta compunto, commosso, virilmente affranto, et di poi riaggancia! Luciani (la testa pe' lo momento levando da lo pavimento): "Cu fu? Te vedo serioso." Zanza: "Li prodi salcicciari la consegna far non ponno. Laggiu', oltre le frontiere de l'ignoto [Copyright 1976 by Vittorio Curtoni], v'ha in corso una pappina!" "Ah, la pappina" geme in alti lai lo Smoderato. "La pappina della fortuna! Siore e siori, buonasera. Allegria! Dunque, cara signora, lei mi e' caduta sull'uccello! Enno'! Allora, correte subito dal vostro salumaio a comperare un bell'etto di prosciutto Ravagnati perche' vi posso garantire personalmente che..." Li tre reston de pietra! Terreo in viso, il Zanza a lo simil-letto accorre, et se rende conto de la situazion: lo Smoderato sta subendo un'orrida metamorfosi! La caviglia s'e' bensi' tostamente sgonfiata, ma le care fattezze del Sommo Moderator se van mutando ne le atroci sembianze de Mike Bongiorno! Zanza (ululando a lo soffitto siccome can rognoso in una noche de luna ripiena): "No, Bongiorno no! Passi Mengacci, ma Bongiorno no! Che est codesto orrore? Quali disumane conseguenze la morditura diede? Mah!" Ei si china su lo Smoderato pe' meglio controllar l'aire de le cose, et ecco lo PRIMO CAZZUTISSIMO COLPO DI SCENA!!!! Co' guizzo de miglior causa degno, lo Coro a le spalle del Luciani appar et la su' nenia intona. Coro: "Lascialo stare, lascialo stare, "Cosa t'ha fatto infine non so! "Si lo buon giorno dal mattin s'ha da rimirare, "Costui a sera non arriva, ohibo'! (Ritornello) "Lascialo stare, lascialo stare, "Cosa t'ha fatto infine non so!" Lo Coro dietro le quinte desaparecide. Rompi (la stura dando a l'ennesimo cassetto pe' la frugatura sua): "Adunque, cotesta forma de strutturazion poetica se dice a rime alterne. S'i' ben rammenta, v'hanno prototipi d'in gia' in una remota infornata de Baci Perugina, laonde in uno biglietto lo Poeta, al fin de descrivere li effetti risananti de una defecazion dopo mesi tre de stitichezza, co' ardita metafora asserisce..." Niun li presta attenzion. Ben tristemente noti so' li deliri de lo Rompi! Il Zanza, attonito, chino su lo Smoderato Bongiorno, afferragli la palpebra de l'occhio destro et viulentemente la rialza, onde lo stato de lo bulbo oculare controllar. Et ecco imprevedibile lo SECONDO DISUMANO COLPO DI SCENA!!! Dal nulla apparendo siccom spettro, lo Massimiliano Pagani detto il Paganini detto il Nonripete a fianco de lo letto se materializza, et lo di lui archetto de violino ne l'occhio spalancato de lo Smoderato infila! Inde nel nulla evapora! Smoderato (co' alto urlo che le barriere de lo spaziotempo ben sa travalicar): "Ahi! Aita! Accorr'uomo! Uno moschino ne lo occhio trafiggemmi! Uno moschino? Che dic'io? Uno sciame de millanta et millanta moschini de nero incapperrati! Ziento alveari de apicelle a l'opra loro intente! Dugento stormi de colibri' incazzogeni..." Ma il suo lamento desperato est nulla, a lo confronto de l'esclamazion Dolby SpetazzSurround che da le labbra de lo Rompi se promana! "Ben il sapea! Ben il sapea che la meta agognata de mi vida costi' i' raggiugner potea! La brama mia est placata! Lo Smoderato alfin a la ricerca de un'intera esistenza pose fin!" Suspance insopportabile! Lo pubblico freme in su le poltrone scricchiolose, ne l'ansia de saper... Il Luciani li lumi punta su lo Rompi, lo quale fra le braccia amorevolmente stringe uno maglion de lana a righe verdi et blu, vanto et orgoglio de lo Smoderato! Luciani (sputazzando in ferina crisi di superiorita'): "Et che sara' mai? Uno maglion de lana a righe verdi et blu! Ben ripiegato, i' t'el concedo, ma che avra' mai de tanto spezial? La ricerca de un'intera esistenza? Tu es loco en la cabeza!" Lo Rompi, co' delicatezza sublime, le due maniche de lo maglion allarga; et al centro de lo lanoso petto, giusto de sotto la scollatura a la caprese, uno splendido uovo appar! Rompi (urlando a squarciagola): "Lo uovo ne lo pelo alfin rinvenni! Lo uovo ne lo pelo! Con cio' sia cosa che..." L'entusiasmo il lascia sanza voce. Saltellando siccom coniglietto pasquale da una fiaba escito, lo Rompi pe' la stanza si dimena, fuor de se' medesmo pe' la gioia! Ma troppo est lo godere, et una mossa piu' d'altre smodata il tradisce: co' breve volo, lo uovo su lo pavimento se precipita, et ivi se spatascia in uno laghetto giallo! Rompi (fissando attonito li resti mortali de lo uovo): "La frittata pelosa feci!" FINE DELLA SCENA SETTIMA DELL'ATTO PRIMO COMING SOON: Si torna da lo salumaio! La dentiera batte et la pappina se va coagulando... Non vi perdete questa eccitante puntata! Arrivedorci! Ciao da Vic! ppprrrttt:)))) --- FE 1.45+ * Origin: * Hot Spot - Line 1 0523-451731 - 33k6 USR * (2:332/803) Grazie a Agostino De Matteis per aver fornito questo messaggio ===== Perle ===== * Non vogliamo fare gli auguri ai nostri begnamini ????